Abstract
Questo articolo intende presentare la teoria politica dell’esodo, elaborata all’interno del pensiero radicale italiano e di proporla come una delle più coerenti strategie dell’emancipazione contemporanea. L’esodo equivale a una fuga intraprendente, ovvero è il gesto con cui si prende congedo dal potere costituito per fondare nuove istituzioni. Dopo aver illustrato tre esempi storici di esodo, si passerà all’esposizione delle linee fondamentali della teoria, nei termini in cui essa è concepita da Paolo Virno. La parte finale del saggio sarà, invece, dedicata al tentativo di connettere il concetto di esodo con la categoria di uso, così come essa emerge dalle fasi più recenti della ricerca virniana.