Abstract
La lotta per il riconoscimento è una delle figure più note della filosofia hegeliana. Declinata in forme e modi differenti, nel corso dell’ultimo secolo diverse letture ne hanno mostrato i limiti, mettendo in evidenza le patologie che possono legarsi ad essa. Analizzando tre relazioni in cui tale patologia è evidente: antisemita-ebreo; colonizzatore-colonizzato; maschio-femmina, il saggio cerca di mettere a fuoco la possibilità di individuare una forma di riconoscimento che, pur muovendo da una iniziale asimmetria, riesca a superarla. Questa soluzione viene individuata, con il supporto delle interpretazioni femministe, non più nella dialettica servo-signore ma nella rilettura dell’”Antigone” proposta da Hegel nella “Fenomenologia dello spirito”.