Abstract
In una delle sue pagine più chiaramente autobiografiche, Jesi ha riconosciuto il proprio debito nei confronti di Kerènyi richiamando “la distinzione, nell’ambito dei metodi relativi alla scienza della mitologia, fra ‘spiegare’ e ‘accettare’ “. Comprendere il carattere più originale del pensiero di Jesi significherà però chiarire l’entità di questo debito comparandolo con un altro: dovremo cioè esaminare il rapporto di Jesi con la filosofia della lingua e della storia di Walter Benjamin. È infatti componendo le citazioni dei due autori in un peculiare intreccio dialettico, o drammatico, che Jesi costruisce ed espone la propria metodologia.