Le tragedie attiche non possono certamente essere considerate alla stregua dei miti anche se come sappiamo proprio il mito, tranne rarissime eccezioni, ne ha totalmente caratterizzato il contenuto. Con l’epifania dell’arte drammatica, tuttavia, tale contenuto mitico non è stato, come avvenuto per molti secoli e in un certo senso finanche nella poesia lirica, accolto per poi essere, sia pur all’interno di un processo evolutivo, sostanzialmente tramandato, ma per la prima volta è stato fatto oggetto di una profonda reinterpretazione: quel mito che per lungo tempo ha guidato l’esistenza e tracciato la via, è stato sottoposto a un processo di problematizzazione che è poi virtuosamente sfociato in catartica visione critica. Questa capacità problematizzante, che emerge contestualmente con la nascita del theatron e dunque della tragedia greca e che anzi in un certo senso, come vedremo, li ha qualificati ontologicamente, a sua volta si palesa con l’apparire della figura dell’Hypokrites il quale, facendosi oggetto e soggetto della rappresentazione, diviene l’elemento fondamentale e fondante di quella dimensione dialogica che sin dalle origini ha caratterizzato la specificità dell’arte drammatica. Proprio nella dimensione dialogica, nata con il porsi-dinanzi al coro dell’Hypokrites, l’agire umano, dispiegandosi attraverso la neonata capacità “interpretante/rispondente”, aprirà la strada alla coscienza tragica, quella coscienza tragica che a sua volta, proprio nella critica reinterpretazione del mito, troverà le sue ispirazioni originarie. Da qui si rende necessaria la domanda sul come e con quali straordinarie novità la tragedia greca abbia rielaborato quell’antica saggezza, che ora, per la prima volta, viene fatta oggetto della visione: quella visione che grazie all’imprescindibile corporeità dell’attore non rimanda più ad un passato glorioso ma si svela, offrendosi nella rappresentazione, come “problematica presenza”.
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TY - JOUR
A1 - Vona, Fabrizio
PY - 2022
TI - Mito e Tragedia: il sorgere dell’individuo libero.
JO - Plemos
SN - 9788855224826/2281-9517
AB - Le tragedie attiche non possono certamente essere considerate alla stregua dei miti anche se come sappiamo proprio il mito, tranne rarissime eccezioni, ne ha totalmente caratterizzato il contenuto. Con l’epifania dell’arte drammatica, tuttavia, tale contenuto mitico non è stato, come avvenuto per molti secoli e in un certo senso finanche nella poesia lirica, accolto per poi essere, sia pur all’interno di un processo evolutivo, sostanzialmente tramandato, ma per la prima volta è stato fatto oggetto di una profonda reinterpretazione: quel mito che per lungo tempo ha guidato l’esistenza e tracciato la via, è stato sottoposto a un processo di problematizzazione che è poi virtuosamente sfociato in catartica visione critica. Questa capacità problematizzante, che emerge contestualmente con la nascita del theatron e dunque della tragedia greca e che anzi in un certo senso, come vedremo, li ha qualificati ontologicamente, a sua volta si palesa con l’apparire della figura dell’Hypokrites il quale, facendosi oggetto e soggetto della rappresentazione, diviene l’elemento fondamentale e fondante di quella dimensione dialogica che sin dalle origini ha caratterizzato la specificità dell’arte drammatica. Proprio nella dimensione dialogica, nata con il porsi-dinanzi al coro dell’Hypokrites, l’agire umano, dispiegandosi attraverso la neonata capacità "interpretante/rispondente", aprirà la strada alla coscienza tragica, quella coscienza tragica che a sua volta, proprio nella critica reinterpretazione del mito, troverà le sue ispirazioni originarie. Da qui si rende necessaria la domanda sul come e con quali straordinarie novità la tragedia greca abbia rielaborato quell’antica saggezza, che ora, per la prima volta, viene fatta oggetto della visione: quella visione che grazie all’imprescindibile corporeità dell’attore non rimanda più ad un passato glorioso ma si svela, offrendosi nella rappresentazione, come "problematica presenza".
SE - 1/2022
DA - 2022
KW - tragedia KW - tragedy KW - myth KW - Hypokrites KW - theatron KW - reinterpretazione KW - individualità umana KW - reinterpretation KW - human individuality KW - mito
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DO - 10.48247/P2022-1-016
PB - Donzelli Editore
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