Abstract
Traduzione di Sabina Tortorella
L’articolo elabora una lettura che contrappone Kant e Deleuze. Attraverso il suo incitamento a divenir-minore, Deleuze rappresenterebbe il ribaltamento del programma kantiano improntato invece all’uscita dell’uomo dallo «stato di minorità», segnando così la fine di un’epoca. Alla luce di questa ipotesi, il saggio presenta una storia dell’emancipazione dall’Illuminismo al secolo scorso, ritracciando un percorso che include Sartre, Foucault e Bataille. Tale storia dell’emancipazione s’intreccia con l’eredità del dandismo e con l’interpretazione che i tre pensatori francesi hanno offerto della figura Baudelaire, favorendo così un confronto fra questi autori. Soffermandosi in particolare sulla dicotomia maggiore-minore, l’articolo ne svela le differenti accezioni, s’interroga su cosa s’intenda per emancipazione nell’epoca contemporanea o su chi ne sia il soggetto protagonista e riflette infine sulla possibilità per la stessa filosofia di esercitare ancora oggi un ruolo emancipatore.