Abstract
Il presente contributo prende in esame il modo in cui icone religiose, come anche oggetti scientifici e tecnologici, mostrino «vite a termine», cioè un tempo limitato di utilizzo, e valgano come realtà solo per un determinato periodo.
La tesi sostenuta è che lo stesso fenomeno, se debitamente ponderato, si riscontri o possa riscontrarsi per le filosofie. Il contributo passa al vaglio alcune idee filosofiche obsolete, per poi rivolgersi alle persistenti quanto antiquate nozioni della filosofia della prima modernità, in particolare il cartesianesimo, le quali perdurano in molta filosofia contemporanea.