Leggendo questo saggio viene in mente una famosa xilografia medievale, spesso utilizzata come illustrazione di libri e riviste, in cui è raffigurato un uomo, giunto ai confini del mondo, mentre si affaccia all’esterno, con lo sguardo stupefatto. L’immagine sembra rendere bene la posizione teorica cui è pervenuto La Grassa nell’ultima fase della sua riflessione (iniziata nel 1996, con Lezioni sul capitalismo e La fine di una teoria, il secondo firmato con Costanzo Preve): la testa protesa in un nuovo orizzonte teorico, di cui si cominciano a delineare i contorni, il resto del corpo “imprigionato” nel vecchio. E d’altra parte, il libro stesso sembra costruito come una sorta di percorso che, partendo da Marx, ovvero dal costituirsi della “dottrina”, e passando per Lenin, ossia per l’intuizione della svolta teorica, conduce verso un nuovo orizzonte concettuale. Soffermiamoci dunque sul primo tratto di questo “viaggio”, che è poi anche quello che più interessa in questa sede.
Dorelli, Lorenzo."GIANFRANCO LA GRASSA, Gli strateghi del capitale. Una teoria del conflitto oltre Marx e Lenin (manifestolibri, Roma 2005)". PólemosII. 1. (2008): 248-250https://www.rivistapolemos.it/gianfranco-la-grassa-gli-strateghi-del-capitale-una-teoria-del-conflitto-oltre-marx-e-lenin-manifestolibri-roma-2005/?lang=it
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Dorelli, L.(2008). "GIANFRANCO LA GRASSA, Gli strateghi del capitale. Una teoria del conflitto oltre Marx e Lenin (manifestolibri, Roma 2005)". PólemosII. (1). 248-250https://www.rivistapolemos.it/gianfranco-la-grassa-gli-strateghi-del-capitale-una-teoria-del-conflitto-oltre-marx-e-lenin-manifestolibri-roma-2005/?lang=it
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Dorelli, Lorenzo.2008. "GIANFRANCO LA GRASSA, Gli strateghi del capitale. Una teoria del conflitto oltre Marx e Lenin (manifestolibri, Roma 2005)". PólemosII (1). Donzelli Editore: 248-250. https://www.rivistapolemos.it/gianfranco-la-grassa-gli-strateghi-del-capitale-una-teoria-del-conflitto-oltre-marx-e-lenin-manifestolibri-roma-2005/?lang=it
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TY - JOUR
A1 - Dorelli, Lorenzo
PY - 2008
TI - GIANFRANCO LA GRASSA, Gli strateghi del capitale. Una teoria del conflitto oltre Marx e Lenin (manifestolibri, Roma 2005)
JO - Plemos
SN - 889013013X/2281-9517
AB -
Leggendo questo saggio viene in mente una famosa xilografia medievale, spesso utilizzata come illustrazione di libri e riviste, in cui è raffigurato un uomo, giunto ai confini del mondo, mentre si affaccia all’esterno, con lo sguardo stupefatto. L’immagine sembra rendere bene la posizione teorica cui è pervenuto La Grassa nell’ultima fase della sua riflessione (iniziata nel 1996, con Lezioni sul capitalismo e La fine di una teoria, il secondo firmato con Costanzo Preve): la testa protesa in un nuovo orizzonte teorico, di cui si cominciano a delineare i contorni, il resto del corpo “imprigionato” nel vecchio. E d’altra parte, il libro stesso sembra costruito come una sorta di percorso che, partendo da Marx, ovvero dal costituirsi della “dottrina”, e passando per Lenin, ossia per l’intuizione della svolta teorica, conduce verso un nuovo orizzonte concettuale. Soffermiamoci dunque sul primo tratto di questo “viaggio”, che è poi anche quello che più interessa in questa sede.
SE - 1/2008
DA - 2008
KW - Marx KW - GIANFRANCO LA GRASSA KW - LENIN
UR - https://www.rivistapolemos.it/gianfranco-la-grassa-gli-strateghi-del-capitale-una-teoria-del-conflitto-oltre-marx-e-lenin-manifestolibri-roma-2005/?lang=it
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Leggendo questo saggio viene in mente una famosa xilografia medievale, spesso utilizzata come illustrazione di libri e riviste, in cui è raffigurato un uomo, giunto ai confini del mondo, mentre si affaccia all’esterno, con lo sguardo stupefatto. L’immagine sembra rendere bene la posizione teorica cui è pervenuto La Grassa nell’ultima fase della sua riflessione (iniziata nel 1996, con Lezioni sul capitalismo e La fine di una teoria, il secondo firmato con Costanzo Preve): la testa protesa in un nuovo orizzonte teorico, di cui si cominciano a delineare i contorni, il resto del corpo “imprigionato” nel vecchio. E d’altra parte, il libro stesso sembra costruito come una sorta di percorso che, partendo da Marx, ovvero dal costituirsi della “dottrina”, e passando per Lenin, ossia per l’intuizione della svolta teorica, conduce verso un nuovo orizzonte concettuale. Soffermiamoci dunque sul primo tratto di questo “viaggio”, che è poi anche quello che più interessa in questa sede.
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