Abstract
Nel dicembre del 1980 Georges Canguilhem tiene, nell’ambito di una conferenza presso l’Università La Sorbonne, un intervento intitolato Le cerveau et la pensée. In questo testo viene affrontato per la prima volta il tema della natura del pensiero, problematizzato attraverso il confronto con lo sviluppo delle neuroscienze e dell’intelligenza artificiale. La prima parte del presente contributo fornisce una premessa sul concetto di creatività. L’attenzione si focalizza poi sulla questione tecnica, forma esemplare della creazione. La seconda parte di questo lavoro affronta alcuni passi del suddetto articolo.
L’argomentazione proposta da Canguilhem sostiene l’inconsistenza teorica e la fallacia pratica della pretesa riduzionistica e smentisce la teoria del cerebrocentrismo, volgendo piuttosto l’attenzione alla sensibilità umana e alla sua natura intrinsecamente tecnica. L’ultima parte del presente contributo, andando oltre Canguilhem, indaga il ruolo della creatività tecnica nell’evoluzione biologica dal punto di vista di una forma particolare di relazione tra macchine e organismi: si sofferma, infatti, sul rapporto tra individui malati e nuove tecnologie e sulla costruzione dei cosiddetti ambienti mediali, con una particolare attenzione alle patologie neurologiche.