Nella Dialettica dell’illuminismo Adorno e Horkheimer mettono in scena l’aporia caratterizzante la storia occidentale: da un lato l’Illuminismo, la razionalità nel suo percorso storico, è il presupposto della libertà e della liberazione del pensiero dall’opacità delle credenze irrazionali; dall’altro è esso stesso la causa della regressione e della ricaduta nella barbarie del totalitarismo, cioè in senso lato – Adorno e Horkheimer descrivono anche il totalitarismo “democratico” – del pensiero totalizzante che elimina l’alterità. L’Illuminismo è, quindi, la realizzazione e il dispiegamento del pensiero occidentale nella storia, meccanismo di controllo che rifiuta come estraneo tutto ciò che non si piega a una logica di dominio e di calcolo razionale. Questa alterità viene descritta attraverso la dialettica tra storia e natura: da un lato la natura è il momento negativo-critico della storia, il momento dimenticato che smaschera la totalità costituitasi nella sua completezza; dall’altro è il suo momento potenzialmente pericoloso in quanto, se rifiutato e escluso, entra comunque nel meccanismo storico riproducendo la sua estraneazione1. La nostra epoca, risultato dell’aporia occidentale, mostra esplicitamente e fino alle sue estreme conseguenze la parabola del progresso nella sua dialettica con la barbarie2.
Il discorso di Türcke sull’immaginazione viene declinato similmente attraverso una ricostruzione dialettica del percorso storico occidentale. Infatti, Türcke nel suo testo del 2008, Philosophie des Traums, fornisce strumenti di interpretazione e critica del Tardo Capitalismo a partire dalla “natura” umana come dimensione “storica” dimenticata e non compresa dalla storia e dal progresso della nostra società. La dialettica tra natura e storia ha anche per Türcke, come per Horkheimer e Adorno, il significato di mostrare come la natura diventi pericolosa se messa al servizio del progresso e piegata alle logiche della società, in quanto ha sempre al suo interno un sostrato indomabile che, se represso, trova il suo sfogo in degenerazioni con conseguenze disastrose per la storia umana.
Cfr. T.W. Adorno, M. Horkheimer, Dialettica dell’illuminismo, Einaudi, Torino 1997, p. 64: «Lo spirito soggettivo, che dissolve l’animazione della natura, domina la natura disanimata solo imitando la sua rigidezza e dissolvendo come animistico anche se stesso». ↩
Ivi, p. 5: «L’aporia in cui ci trovammo di fronte nel nostro lavoro si rivelò così come il primo oggetto che dovevamo studiare: l’autodistruzione dell’illuminismo. Non abbiamo il minimo dubbio – ed è la nostra petizione di principio – che la libertà nella società è inseparabile dal pensiero illuministico. Ma riteniamo di aver compreso, con altrettanta chiarezza, che il concetto stesso di questo pensiero, non meno delle forme storiche concrete, delle istituzioni sociali a cui è strettamente legato, implicano già il germe di quella regressione che oggi si verifica ovunque». ↩
Benini, Erika."L’IMMAGINE DELLO SCHERMO E L’ANTICA IMMAGINE DEL SOGNO. Aspetti della Philosophie des Traums di Christoph Türcke". PólemosVIII. 6-7. (2014): 71-78https://www.rivistapolemos.it/limmagine-dello-schermo-e-lantica-immagine-del-sogno-aspetti-della-philosophie-des-traums-di-christoph-tu%cc%88rcke/?lang=it
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Benini, E.(2014). "L’IMMAGINE DELLO SCHERMO E L’ANTICA IMMAGINE DEL SOGNO. Aspetti della Philosophie des Traums di Christoph Türcke". PólemosVIII. (6-7). 71-78https://www.rivistapolemos.it/limmagine-dello-schermo-e-lantica-immagine-del-sogno-aspetti-della-philosophie-des-traums-di-christoph-tu%cc%88rcke/?lang=it
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Benini, Erika.2014. "L’IMMAGINE DELLO SCHERMO E L’ANTICA IMMAGINE DEL SOGNO. Aspetti della Philosophie des Traums di Christoph Türcke". PólemosVIII (6-7). Donzelli Editore: 71-78. https://www.rivistapolemos.it/limmagine-dello-schermo-e-lantica-immagine-del-sogno-aspetti-della-philosophie-des-traums-di-christoph-tu%cc%88rcke/?lang=it
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TY - JOUR
A1 - Benini, Erika
PY - 2014
TI - L’IMMAGINE DELLO SCHERMO E L’ANTICA IMMAGINE DEL SOGNO. Aspetti della Philosophie des Traums di Christoph Türcke
JO - Plemos
SN - 9788898697243/2281-9517
AB -
Nella Dialettica dell’illuminismo Adorno e Horkheimer mettono in scena l’aporia caratterizzante la storia occidentale: da un lato l’Illuminismo, la razionalità nel suo percorso storico, è il presupposto della libertà e della liberazione del pensiero dall’opacità delle credenze irrazionali; dall’altro è esso stesso la causa della regressione e della ricaduta nella barbarie del totalitarismo, cioè in senso lato – Adorno e Horkheimer descrivono anche il totalitarismo “democratico” – del pensiero totalizzante che elimina l’alterità. L’Illuminismo è, quindi, la realizzazione e il dispiegamento del pensiero occidentale nella storia, meccanismo di controllo che rifiuta come estraneo tutto ciò che non si piega a una logica di dominio e di calcolo razionale. Questa alterità viene descritta attraverso la dialettica tra storia e natura: da un lato la natura è il momento negativo-critico della storia, il momento dimenticato che smaschera la totalità costituitasi nella sua completezza; dall’altro è il suo momento potenzialmente pericoloso in quanto, se rifiutato e escluso, entra comunque nel meccanismo storico riproducendo la sua estraneazione[1. Cfr. T.W. Adorno, M. Horkheimer, Dialettica dell’illuminismo, Einaudi, Torino 1997, p. 64: «Lo spirito soggettivo, che dissolve l’animazione della natura, domina la natura disanimata solo imitando la sua rigidezza e dissolvendo come animistico anche se stesso».]. La nostra epoca, risultato dell’aporia occidentale, mostra esplicitamente e fino alle sue estreme conseguenze la parabola del progresso nella sua dialettica con la barbarie[2. Ivi, p. 5: «L’aporia in cui ci trovammo di fronte nel nostro lavoro si rivelò così come il primo oggetto che dovevamo studiare: l’autodistruzione dell’illuminismo. Non abbiamo il minimo dubbio – ed è la nostra petizione di principio – che la libertà nella società è inseparabile dal pensiero illuministico. Ma riteniamo di aver compreso, con altrettanta chiarezza, che il concetto stesso di questo pensiero, non meno delle forme storiche concrete, delle istituzioni sociali a cui è strettamente legato, implicano già il germe di quella regressione che oggi si verifica ovunque».].
Il discorso di Türcke sull’immaginazione viene declinato similmente attraverso una ricostruzione dialettica del percorso storico occidentale. Infatti, Türcke nel suo testo del 2008, Philosophie des Traums, fornisce strumenti di interpretazione e critica del Tardo Capitalismo a partire dalla “natura” umana come dimensione “storica” dimenticata e non compresa dalla storia e dal progresso della nostra società. La dialettica tra natura e storia ha anche per Türcke, come per Horkheimer e Adorno, il significato di mostrare come la natura diventi pericolosa se messa al servizio del progresso e piegata alle logiche della società, in quanto ha sempre al suo interno un sostrato indomabile che, se represso, trova il suo sfogo in degenerazioni con conseguenze disastrose per la storia umana.
SE - 6-7/2014
DA - 2014
KW - Horkeimer KW - Dialettica dell'illuminismo KW - filosofia della storia KW - Türcke. Adorno
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PB - Donzelli Editore
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Il discorso di Türcke sull’immaginazione viene declinato similmente attraverso una ricostruzione dialettica del percorso storico occidentale. Infatti, Türcke nel suo testo del 2008, Philosophie des Traums, fornisce strumenti di interpretazione e critica del Tardo Capitalismo a partire dalla “natura” umana come dimensione “storica” dimenticata e non compresa dalla storia e dal progresso della nostra società. La dialettica tra natura e storia ha anche per Türcke, come per Horkheimer e Adorno, il significato di mostrare come la natura diventi pericolosa se messa al servizio del progresso e piegata alle logiche della società, in quanto ha sempre al suo interno un sostrato indomabile che, se represso, trova il suo sfogo in degenerazioni con conseguenze disastrose per la storia umana.
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