Non si enuncia certo una grande novità col dire che Karl Marx (1818-1883) e John Stuart Mill (1806-1873) furono due tra i più eminenti pensatori del XIX secolo, le cui dottrine filosofiche, economiche e politiche hanno esercitato un’enorme influenza (planetaria nel caso del primo, più circoscritta al mondo anglosassone nel caso del secondo) durante l’intero arco del ’900. Sebbene costoro abbiano trascorso un lungo periodo della propria esistenza nella stessa città – quella Londra vittoriana ove vissero fianco a fianco per oltre un ventennio, condividendo ambienti, frequentazioni e amicizie comuni, pur senza documentati contatti reciproci – il loro rapporto, sia personale che teorico, resta tuttora circondato da molteplici zone d’ombra, che la letteratura specialistica non è riuscita a dissipare in modo definitivo.
Nelle pagine che seguono mi propongo di ricostruire, sulla scorta delle recenti risultanze storico-critiche emerse dalla superba edizione della nuova Marx-Engels Gesamtausgabe (MEGA2), attualmente in corso, un aspetto cruciale di tale rapporto: il singolare ‘trattamento’ riservato da Marx all’opera di Mill, nel quale si è voluto ravvisare da tempo un vero e proprio “enigma” (puzzle) storiografico.
Duichin, Marco."Marx lettore e critico di John Stuart Mill". PólemosII. 1. (2008): 87-138https://www.rivistapolemos.it/marx-lettore-e-critico-di-john-stuart-mill/?lang=it
APA
Duichin, M.(2008). "Marx lettore e critico di John Stuart Mill". PólemosII. (1). 87-138https://www.rivistapolemos.it/marx-lettore-e-critico-di-john-stuart-mill/?lang=it
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Duichin, Marco.2008. "Marx lettore e critico di John Stuart Mill". PólemosII (1). Donzelli Editore: 87-138. https://www.rivistapolemos.it/marx-lettore-e-critico-di-john-stuart-mill/?lang=it
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TY - JOUR
A1 - Duichin, Marco
PY - 2008
TI - Marx lettore e critico di John Stuart Mill
JO - Plemos
SN - 889013013X/2281-9517
AB -
Non si enuncia certo una grande novità col dire che Karl Marx (1818-1883) e John Stuart Mill (1806-1873) furono due tra i più eminenti pensatori del XIX secolo, le cui dottrine filosofiche, economiche e politiche hanno esercitato un’enorme influenza (planetaria nel caso del primo, più circoscritta al mondo anglosassone nel caso del secondo) durante l’intero arco del ’900. Sebbene costoro abbiano trascorso un lungo periodo della propria esistenza nella stessa città – quella Londra vittoriana ove vissero fianco a fianco per oltre un ventennio, condividendo ambienti, frequentazioni e amicizie comuni, pur senza documentati contatti reciproci – il loro rapporto, sia personale che teorico, resta tuttora circondato da molteplici zone d’ombra, che la letteratura specialistica non è riuscita a dissipare in modo definitivo.
Nelle pagine che seguono mi propongo di ricostruire, sulla scorta delle recenti risultanze storico-critiche emerse dalla superba edizione della nuova Marx-Engels Gesamtausgabe (MEGA2), attualmente in corso, un aspetto cruciale di tale rapporto: il singolare ‘trattamento’ riservato da Marx all’opera di Mill, nel quale si è voluto ravvisare da tempo un vero e proprio “enigma” (puzzle) storiografico.
SE - 1/2008
DA - 2008
KW - Marx KW - John Stuart Mill
UR - https://www.rivistapolemos.it/marx-lettore-e-critico-di-john-stuart-mill/?lang=it
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PB - Donzelli Editore
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Non si enuncia certo una grande novità col dire che Karl Marx (1818-1883) e John Stuart Mill (1806-1873) furono due tra i più eminenti pensatori del XIX secolo, le cui dottrine filosofiche, economiche e politiche hanno esercitato un’enorme influenza (planetaria nel caso del primo, più circoscritta al mondo anglosassone nel caso del secondo) durante l’intero arco del ’900. Sebbene costoro abbiano trascorso un lungo periodo della propria esistenza nella stessa città – quella Londra vittoriana ove vissero fianco a fianco per oltre un ventennio, condividendo ambienti, frequentazioni e amicizie comuni, pur senza documentati contatti reciproci – il loro rapporto, sia personale che teorico, resta tuttora circondato da molteplici zone d’ombra, che la letteratura specialistica non è riuscita a dissipare in modo definitivo.
Nelle pagine che seguono mi propongo di ricostruire, sulla scorta delle recenti risultanze storico-critiche emerse dalla superba edizione della nuova Marx-Engels Gesamtausgabe (MEGA2), attualmente in corso, un aspetto cruciale di tale rapporto: il singolare ‘trattamento’ riservato da Marx all’opera di Mill, nel quale si è voluto ravvisare da tempo un vero e proprio “enigma” (puzzle) storiografico.
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