PER UN’EDUCAZIONE TECNO-ESTETICA. Pratiche e riflessioni

2/2020, dicembre ISBN: 9788855222457pp. 261 - 272 DOI: 10.48247/P2020-2-015

Abstract

Viviamo in ambienti altamente mediali. In questi spazi i nostri processi cognitivi, affettivi, emotivi, educativi, individuali e collettivi, si originano e si sviluppano. Il testo vuole provare a riflettere, partendo dalla filosofia di Gilbert Simondon, sulla necessità di immaginare e realizzare un’educazione tecno-estetica che sappia riconoscere, innanzitutto, come la nostra specie abbia, da sempre, modificato il suo ambiente attraverso un insieme variegato di mediazioni (dal linguaggio fino alle immagini digitali, passando per gli strumenti tecnici). A questo processo di esternalizzazione segue un movimento di feedback in grado di generare dei processi di individuazione. Sono gli schermi, oggi, a istituire relazioni e ad aprire esperienze e di questo rendono conto due progetti svolti nelle scuole italiane, Schermi in classe e Cinegame, considerati come due validi esempi di un’educazione tecno-estetica capaci di confrontarsi virtuosamente con le tecnologie e con le immagini digitali.

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Binda, Elisa. "PER UN’EDUCAZIONE TECNO-ESTETICA. Pratiche e riflessioni". Pólemos I. 2. (2020): 261-272 https://www.rivistapolemos.it/per-uneducazione-tecno-estetica-pratiche-e-riflessioni/?lang=it
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Binda, E. (2020). "PER UN’EDUCAZIONE TECNO-ESTETICA. Pratiche e riflessioni". Pólemos I. (2). 261-272 https://www.rivistapolemos.it/per-uneducazione-tecno-estetica-pratiche-e-riflessioni/?lang=it
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Binda, Elisa. 2020. "PER UN’EDUCAZIONE TECNO-ESTETICA. Pratiche e riflessioni". Pólemos I (2). Donzelli Editore: 261-272. https://www.rivistapolemos.it/per-uneducazione-tecno-estetica-pratiche-e-riflessioni/?lang=it
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