Abstract
Lo scopo di questo articolo è una discussione del rischio epistemologico che fronteggiamo costruendo una rappresentazione dei fenomeni sociali che escluda contingenza e impredicibilit dal contesto della spiegazione. La scienza dei dati ha l’obiettivo di classificare tutto ciò che è accaduto ai fini di prevedere quello che accadrà. L’anticipazione del futuro include anche ambiti dove si devono tutelare diritti sociali e umani.
Gli esseri umani possono assumere la responsabilit della loro prospettiva, possono cambiare idea, possono accettare la molteplicità delle preferenze e negoziare soluzioni politiche ai conflitti, sebbene il loro giudizio possa sempre fallire. Gli esseri umani, cioè, possiedono il «senso della possibilità» introdotto da Musil, che possiamo interpretare con Stiegler come «pensiero nell’entropia».
L’attitudine all’interpretazione algoritmica del future potrebbe ridurre la nostra capacità di adattamento. Se accettiamo di basare ogni giudizio su un calcolo, anche se le circostanze non consentono una misurabilità completa delle variabili del contesto corriamo il pericolo di essere incapaci di reagire correttamente a condizioni esterne impreviste, in una parola non riusciremmo a fronteggiare la radicalità della contingenza.