Abstract
Attraverso il confronto fra le concezioni del «senso pratico» di Hegel e Bourdieu, l’articolo mira in primo luogo ad analizzare le analogie tra la sittliche Gesinnung hegeliana e l’abitudine di Bourdieu per quanto riguarda la loro determinazione, la loro funzione concettuale nonché le questioni alle quali cercano di rispondere. Al tempo stesso l’articolo si propone di mettere in luce le differenze fra questi due tipi di «senso pratico», in particolare a proposito della normatività che li caratterizza, la quale riposa in ultima istanza sulla differente modalità di concepire la natura e la razionalità della pratica.