Abstract
Con questo intervento si riflette sull’evoluzione dell’ultimo trentennio del processo di integrazione continentale, prendendo il 1989/90 come spartiacque tra le diverse ipotesi di innovazione istituzionale continentale e di adozione di politiche pubbliche comuni, in senso federalistico senso federalistico e sociale. Si evidenzia l’esistenza di una latente tensione costituente che ha attraversato i primi anni di attività del Parlamento europeo eletto a suffragio universale, la prospettiva federalistica iscritta già nel Manifesto di Ventotene (a ottant’anni dalla sua pubblicazione, nel 1941) e la necessità di aggiornare il modello sociale europeo dinanzi alle trasformazioni delle forme del lavoro e dei sistemi di produzione dell’economia dell’informazione e della conoscenza. L’urgenza di nuove tutele, protezioni e garanzie sociali al livello continentale sembra essere ancora più urgente, dalla crisi economico-finanziaria del 2012, all’epoca pandemica e dell’economia digitale.